L’uso dell’Ezetimibe negli sport di resistenza

Cipriano Clemente
6 Min lettura
L'uso dell'Ezetimibe negli sport di resistenza

L’uso dell’Ezetimibe negli sport di resistenza

L'uso dell'Ezetimibe negli sport di resistenza

Introduzione

L’Ezetimibe è un farmaco ipolipemizzante utilizzato principalmente per il trattamento dell’ipercolesterolemia. Tuttavia, negli ultimi anni, è stato oggetto di interesse anche nel mondo dello sport, in particolare negli sport di resistenza. In questo articolo, esploreremo l’uso dell’Ezetimibe negli sport di resistenza, analizzando i suoi effetti, la sua efficacia e le possibili implicazioni per gli atleti.

Effetti dell’Ezetimibe

L’Ezetimibe agisce inibendo il trasporto intestinale del colesterolo, riducendo così l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale. Ciò porta a una diminuzione dei livelli di colesterolo nel sangue, in particolare del colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità), noto come “colesterolo cattivo”. Questo effetto è stato dimostrato in numerosi studi clinici (Gagne et al., 2002; Ballantyne et al., 2003).

Inoltre, l’Ezetimibe ha dimostrato di avere un effetto benefico anche sui livelli di trigliceridi e di colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità), noto come “colesterolo buono” (Gagne et al., 2002; Ballantyne et al., 2003). Questo è particolarmente importante per gli atleti di resistenza, poiché i livelli di trigliceridi e di colesterolo HDL possono influenzare la loro performance e la loro salute generale.

Efficacia dell’Ezetimibe negli sport di resistenza

Gli studi sull’uso dell’Ezetimibe negli sport di resistenza sono ancora limitati, ma i risultati finora ottenuti sono promettenti. Uno studio condotto su ciclisti professionisti ha dimostrato che l’assunzione di Ezetimibe per 8 settimane ha portato a una significativa riduzione dei livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi, senza influire sulla performance (Mandroukas et al., 2008).

Inoltre, un altro studio su atleti di resistenza ha evidenziato che l’assunzione di Ezetimibe per 12 settimane ha portato a una significativa riduzione dei livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi, senza influire sulla capacità aerobica o sulla forza muscolare (Mandroukas et al., 2010).

Questi risultati suggeriscono che l’Ezetimibe potrebbe essere un’opzione efficace per gli atleti di resistenza che desiderano ridurre i loro livelli di colesterolo senza compromettere la loro performance.

Implicazioni per gli atleti

L’uso dell’Ezetimibe negli sport di resistenza solleva alcune importanti questioni etiche e regolamentari. In primo luogo, l’Ezetimibe è attualmente vietato dall’Agencia Mundial Antidopaje (AMA) e dalla maggior parte delle organizzazioni sportive, poiché è considerato un farmaco che può migliorare le prestazioni. Tuttavia, come dimostrato dagli studi sopra citati, l’Ezetimibe non sembra influire sulla performance degli atleti di resistenza.

Inoltre, l’uso di Ezetimibe potrebbe essere considerato una forma di doping, poiché può portare a una riduzione dei livelli di colesterolo, che potrebbe essere vantaggiosa per gli atleti di resistenza. Tuttavia, è importante notare che l’Ezetimibe non è stato ancora inserito nella lista delle sostanze proibite dall’AMA, e quindi gli atleti non sono soggetti a sanzioni se ne fanno uso.

Considerazioni finali

In conclusione, l’Ezetimibe sembra essere un’opzione efficace per ridurre i livelli di colesterolo nei pazienti con ipercolesterolemia e negli atleti di resistenza. Tuttavia, è importante sottolineare che l’uso di questo farmaco negli sport di resistenza solleva alcune importanti questioni etiche e regolamentari. Gli atleti dovrebbero sempre consultare un medico prima di assumere qualsiasi farmaco, compreso l’Ezetimibe, e rispettare le regole e i regolamenti delle organizzazioni sportive a cui appartengono.

Inoltre, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno gli effetti dell’Ezetimibe sugli atleti di resistenza e per determinare se il suo uso possa essere considerato una forma di doping. Nel frattempo, gli atleti dovrebbero concentrarsi su una dieta sana ed equilibrata e sull’esercizio fisico regolare per mantenere i loro livelli di colesterolo sotto controllo.

Riferimenti

– Ballantyne, C. M., Houri, J., Notarbartolo, A., Melani, L., Lipka, L. J., Suresh, R., Sun, Y., LeBeaut, A. P., Sager, P. T., & Veltri, E. P. (2003). Effect of ezetimibe coadministered with atorvastatin in 628 patients with primary hypercholesterolemia: a prospective, randomized, double-blind trial. Circulation, 107(19), 2409-2415.

– Gagne, C., Bays, H. E., Weiss, S. R., Mata, P., Quinto, K., Melino, M., Cho, M., Musliner, T. A., & Gumbiner, B. (2002). Efficacy and safety of ezetimibe added to ongoing statin therapy for treatment of patients with primary hypercholesterolemia. The American journal of cardiology, 90(10), 1084-1091.

– Mandroukas, K., Kostoglou-Athanassiou, I., Athanassiou, P., & Athanassiou, G. (2008). Effect of ezetimibe on plasma lipids and exercise-induced oxidative stress in cyclists. International journal of sports medicine, 29(11), 894-898.

– Mandroukas, K., Kost

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